La Nascita Imperfetta delle Cose
Guido Tonelli
Guido Tonelli, professore ordinario presso l’ Università di Pisa, è stato uno dei fondatori dell’ esperimento CMS presso il Large Hadron Collider (LHC) al CERN di Ginevra, al quale ha partecipato fin dalla fase del disegno concettuale, sviluppando l’ idea originale del tracciatore centrale basato interamente su rivelatori al silicio. L’ esperimento CMS, di cui Tonelli è stato alla guida fino al 2011 in qualità di spokesperson, il 4 luglio 2012 ha annunciato, insieme alla collaborazione ATLAS diretta da Fabiola Gianotti, la scoperta del bosone di Higgs, la famosa "particella di Dio" ricercata dai fisici per oltre 40 anni. Grazie a questa scoperta, i fisici teorici François Englert e Peter Higgs, che nel 1964 avevano ipotizzato l’ esistenza di questo mattone mancante del Modello Standard della fisica delle particelle elementari, sono stati finalmente insigniti del Premio Nobel nel 2013. Tonelli ha invece ricevuto l’ onoreficenza di Commendatore dell’ Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il premio internazionale Fundamental Physics Prize, il Premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica e la Medaglia d’ Onore del Presidente della Repubblica Italiana. Come illustrato dall’ autore, il nostro destino si è deciso un centesimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang quando, con la rottura spontanea della simmetria elettrodebole, il campo di Higgs si è stabilito nell’ Universo, determinando quella nascita imperfetta delle cose che da appunto nome all’ opera. È infatti attraverso l’ interazione con questo campo scalare, che le varie particelle elementari hanno acquisito valori delle masse tali da rendere possibile la formazione e l’ evoluzione di quelle strutture micro e macroscopiche che in ultima analisi consentono l’ esistenza nostra e di tutto l’ Universo. Per questo al CERN di Ginevra è stato realizzato LHC, l’ acceleratore di particelle più potente del mondo, il posto più simile al primo istante di vita dell’ universo che l’ uomo sia stato in grado di costruire. Per questo da circa 20 anni i migliori fisici del mondo hanno lavorato giorno e notte ai quattro angoli del pianeta per portare a compimento una delle più colossali imprese scientifiche della storia, quella di catturare la sfuggente "particella di Dio". Tonelli, che ha avuto l’ onere e il privilegio di essere una delle guide di questo esercito di visionari, racconta in prima persona le avversità e le emozioni vissute nel corso di questa grande avventura, dalla nascita di LHC e del rivelatore CMS fino alla cerimonia del Nobel di Stoccolma, evidenziando l’ importanza della ricerca di base e il brillante esempio di collaborazione scientifica europea ed internazionale rappresentato dal CERN. La prosa raggiunge un buon compromesso nel risultare rigorosa nei concetti scientifici espressi ma allo stesso tempo chiara e comprensibile anche a lettori meno esperti dei temi trattati e sempre diretta e coinvolgente nel racconto delle vicissitudini personali dell’ autore. Ne risulta in definitiva un’opera dedicata espressamente ad una nuova generazione di giovani scienziati, ragazze e ragazzi dalle menti fresche e desiderose di dimostrare al mondo che, laddove la generazione precedente ha fallito, potranno riuscire in un’avventura capace di cambiare per sempre le loro vite, e forse quelle di tutti.
Particle Fever (Docufilm)
Mark Levinson
Il primo documentario che racconta la scoperta del bosone di Higgs, detto "la particella di Dio", avvenuta al Large Hadron Collider (LHC) del CERN, l'acceleratore di particelle di 27 km di circonferenza che corre a 100 m di profondità fuori dalla città di Ginevra, in Svizzera. Il film, che comincia con la prima accensione del LHC nel 2008, e si conclude con la scoperta del bosone di Higgs nel 2012, segue le vicissitudini di 6 fra le migliaia di fisici, provenienti da oltre 100 paesi diversi, che hanno contribuito alla scoperta sperimentale o allo sviluppo dell'architettura concettuale necessaria a spiegarla. Ma questo documentario non parla del Large Hadron Collider del CERN di Ginevra, non parla degli esperimenti ATLAS e CMS, non parla del bosone di Higgs, o di contorte teorie fisiche al limite del comprensibile. Questo documentario parla invece di una professione, quella del fisico e del ricercatore in generale. Parla dell'entusiasmo nascosto dietro le piccole cose, della delusione nel veder distrutto il lavoro di una vita, dei decenni di lunga e crudele attesa per veder confermata un'intuizione. Parla dei rapporti di amicizia e di rispetto che vanno a formarsi tra migliaia di persone di decine di nazionalità diverse. Parla anche dell'èlite formata dagli scienziati italiani, sempre in prima linea quando si parla di ricerca. Questo documentario parla di febbre. La febbre della scoperta. Buona visione.
IL TEOREMA VIVENTE
di Cédric Villani
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EVARISTE GALOIS. MORTE DI UN MATEMATICO
di Pagli Rigatelli
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L'ULTIMO TEOREMA DI FERMAT
di Simon Singh
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L'ENIGMA DEI NUMERI PRIMI
di Marcus du Sautoy
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IL TACCUINO SEGRETO DI CARTESIO
di Amir D. Aczel
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IL TEOREMA DEL PAPPAGALLO
di Denis Guedj
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L'EQUAZIONE IMPOSSIBILE
di Mario Livio
Cosa possono avere in comune i palindromi, il regno animale, l'estetica, la musica, la teoria della relatività, il mondo subatomico e tanto altro? La simmetria. "La simmetria si colloca al crocevia tra scienza, arte e psicologia percettiva". Non solo. "La simmetria costituisce uno degli strumenti più importanti per decifrare il disegno della natura". E qual è il linguaggio ultimo, al di sopra di ogni ambito, con cui possiamo descrivere questa simmetria? La teoria dei gruppi, introdotta dal giovane matematico ventenne Galois, mentre cercava una formula per la soluzione di un'equazione "eimpossibile"e. Mario Livio sostiene questa tesi in un racconto che intreccia non solo storie di matematici famosi, come Galois, il matematico romantico, e Abel, il matematico povero, ma anche curiosità e incursioni nel mondo della fisica, della biologia e dell'antropologia. Un libro per chi è già innamorato della matematica che può affascinare anche lettori pazienti e incuriositi da una disciplina dove prendono vita idee solo all'apparenza fredde, concepite da persone che vivono le proprie emozioni fino in fondo.
prof.ssa Valentina Fabbro
APOLOGIA DI UN MATEMATICO
di Godfrey Hardy
L'Apologia di un matematico di Hardy è l'unico libro che ha come tema centrale la matematica che posso consigliare di leggere. L'autore riesce ad amalgamare molto bene l'argomento matematica con altre riflessioni, più generali, che riguardano l'uomo e le sue scelte. In questo libro Hardy, infatti, analizza il motivo per cui si decide di diventare un matematico. Di certo non per praticità della matematica pura, che &egarve dimostrata inutile nel corso del libro, ma per due caratteristiche umane: la predisposizione e l'ambizione. Partendo dal presupposto che è difficile avere più di una predisposizione, sottolinea che sarebbe un peccato che uno che è portato per la matematica prendesse un altro indirizzo dove non sfrutterebbe le sue capacità al massimo; quindi, seguendo le proprie capacità , faccia il matematico. L'ambizione è il secondo motivo: il matematico, come possiamo vedere nella storia, è reso per sempre immortale, come ad esempio Pitagora, famosissimo per il suo teorema. In questo molto di più del letterato, di cui, una volta che la lingua si sarà evoluta, si perderà ogni conoscenza. Perciò uno che è molto ambizioso e vuole essere immortale non deve intraprendere una carriera letteraria ma matematica. Questo libro non mi ha solo fatto riflettere su ciò che è la matematica ma anche sulla scelta dell'indirizzo universitario, scelta che pian piano si avvicina.
Brando Bigliardi 4BLscBase A.S. 2013/2014